Raccolta firme per lo spegnimento dell’elettricità all’ambasciata russa a Riga

Ulmanis ha sottolineato che in Ucraina vede con i propri occhi i danni che la Russia sta causando alle infrastrutture del Paese, che sta lanciando missili contro le forniture energetiche e altri oggetti.

L’iniziativa spiega che nella sua aggressione criminale contro l’Ucraina, la Russia pratica da tempo la distruzione delle infrastrutture civili, comprese quelle energetiche. Ciò ha lasciato milioni di ucraini senza luce, riscaldamento, acqua, fognature ed elettricità durante questo inverno. Ulmanis è convinto che si tratti di un chiaro crimine di guerra da parte della Russia e che la sofferenza quotidiana della società ucraina sia difficile da comprendere anche per le persone dei paesi occidentali.

Con questa iniziativa si invitano i cittadini a “non permettere che il brutale trasgressore del diritto internazionale – la Russia – si nasconda cinicamente dietro la legalità internazionale, ad esempio la Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, al fine di preservare i propri agi, mentre lo stesso Stato aggressore costringe milioni di ucraini a vivere al freddo, al buio e senza le necessità quotidiane della dignità umana”. il minimo comfort”.

L’autore dell’idea invita il parlamento della Lettonia e altre autorità statali ad agire per interrompere l’elettricità, l’acqua, il riscaldamento e altri servizi all’ambasciata russa a Riga.

Il vantaggio della società lettone sarà la consapevolezza di una politica coerente contro l’aggressore Russia, che utilizza cinicamente le norme del diritto internazionale, nella misura in cui è vantaggioso per i suoi obiettivi illegali e omicidi contro lo stato e il popolo ucraino, ha spiegato Ulmanis.

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È già stato reso noto che l’iniziativa pubblica ceca “Dárek pro Putina” (“Un regalo per Putin”) ha pubblicato una petizione con la proposta di tagliare elettricità, gas e acqua agli edifici appartenenti all’ambasciata russa. La petizione è una risposta alla sistematica distruzione da parte della Russia delle infrastrutture energetiche dell’Ucraina.

“La Russia ha chiaramente deciso di rompere l’Ucraina con l’oscurità e il ghiaccio. Dal punto di vista del più alto principio morale, chiediamo alle società di distribuzione dell’energia statali e private competenti di far assaggiare la loro medicina ai diplomatici russi a Praga. Chiediamo di chiudere gas, acqua ed elettricità a tutti gli edifici di Praga appartenenti alla Federazione Russa. Anche se gelano dopo il tramonto, proprio come la gente di Kiev”, si legge nella petizione.

La petizione menziona il lancio di razzi russi nelle ultime settimane contro i servizi di elettricità, riscaldamento e acqua dell’Ucraina.

“Questa nuova fase della guerra sta avendo quotidianamente un impatto catastrofico sulla vita dei civili. Non solo appartamenti, scuole e asili, negozi e impianti di produzione, ma anche, ad esempio, ospedali, sono rimasti senza luce e acqua”. scrivono gli autori della petizione.

Lo scopo dell’iniziativa pubblica “Regalo a Putin” è aiutare l’Ucraina, che dal 24 febbraio resiste all’invasione su vasta scala della Russia. Nell’ambito di questa iniziativa, i cechi hanno recentemente consegnato un carro armato T-72 all’esercito ucraino.

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