Il primo turno delle elezioni presidenziali italiane non è riuscito a eleggere un nuovo presidente

Nel primo turno delle elezioni presidenziali italiane di lunedì non è stato possibile eleggere un nuovo presidente, come era già previsto.

Il vincitore viene scelto con scrutinio segreto con la partecipazione di senatori, membri della Camera dei Deputati e rappresentanti delle regioni italiane – per un totale di 1009 persone.

Nei primi tre turni per eleggere il presidente è necessaria la maggioranza dei due terzi, nei turni successivi basterà la maggioranza semplice, cioè il 50% dei voti più un voto aggiuntivo.

Al primo turno nessuno dei candidati ha ottenuto i due terzi dei voti. I partiti di centrosinistra e centrodestra non hanno trovato un accordo su un candidato comune.

Risultati simili sono attesi nel secondo e terzo turno delle elezioni. Solo dopo il quarto turno, previsto per giovedì, basterà la maggioranza semplice per eleggere il presidente.

Il presidente Sergio Mattarella, 80 anni, ha deciso di non candidarsi per altri sette anni, e l’attuale primo ministro italiano Mario Draghi è visto come il favorito nella corsa alla presidenza.

Il mandato di Mattarella terminerà il 3 febbraio.

Dato che Draghi, 73 anni, non può ricoprire entrambi gli incarichi, da settimane a Roma sono in corso trattative su cosa accadrà al suo governo, che comprende quasi tutti i principali partiti in parlamento.

L’ex primo ministro e miliardario Silvio Berlusconi, candidato dei partiti di destra alle elezioni, poco prima delle elezioni presidenziali aveva dichiarato che non si sarebbe candidato alla carica di capo dello Stato.

Elite Boss

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