Un politico italiano ha twittato il video di una rifugiata ucraina stuprata. Si guadagna un rigore

Domenica un migrante guineano ha aggredito il rifugiato ucraino di 55 anni, hanno detto funzionari locali. Il delitto, commesso sul marciapiede, è stato filmato dalla casa accanto, ma l’aggressore è stato arrestato.

Il detenuto è in custodia, le indagini sono in corso, ha confermato la polizia.

La Meloni ha twittato il video, originariamente pubblicato sul sito del quotidiano “Il Messaggero”. Il video è sfocato, ma si sentono chiaramente i gemiti della donna.

In Italia, il 25 settembre sono previste le elezioni parlamentari e il partito di Meloni è attualmente in testa.

“Non si può rimanere in silenzio dopo aver visto un episodio così orribile di violenza sessuale commesso contro una donna ucraina da un richiedente asilo di giorno in via Pyačentsa”, ha scritto Meloni su Twitter.

“Abbraccio questa donna. Farò di tutto per ripristinare la sicurezza nelle nostre città”.

Il tweet ha suscitato sul web la condanna diffusa degli oppositori politici della Meloni.

“È indecente utilizzare immagini di stupro. È ancora più indecente farlo per scopi elettorali”, ha twittato Enrico Letta, leader del Partito Democratico (DP) di centrosinistra.

Il leader della sinistra Carlo Calenda Meloni ha definito il tweet “immorale”.

D’altra parte, la scrittrice italo-somala Ijaba Shego ha accusato la Meloni di sfruttare una vittima di stupro.

Come ha poi affermato la Meloni su Facebook, i rivali sfruttano lo stupro per aggredirla ignorando la vittima e l’emergenza immigrazione.

È vero che Leta nel suo post ha affermato che “il rispetto per le persone e le vittime viene prima di tutto”, mentre Kalenda ha affermato che “solo le vittime contano”.

La Meloni ha chiesto il blocco marittimo del Nord Africa per impedire alle barche e alle navi di immigrati clandestini di attraversare il Mediterraneo.

Elite Boss

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