I geologi italiani avvertono del rischio eruzione vulcanica / art

Fai attenzione: l’articolo è pubblicato 7 anni fa.

I geologi italiani avvertono che migliaia di abitanti del Paese sono potenzialmente a rischio di un’eruzione vulcanica. Invitano le autorità a sviluppare piani di evacuazione e a prepararsi con maggiore attenzione ad un inaspettato cataclisma naturale, che ha anche precedenti storici sul territorio italiano. In questo contesto, i geologi prestano particolare attenzione alla regione vicino a Napoli.

Il cratere vulcanico, o caldera, a ovest di Napoli potrebbe non essere così noto come il Vesuvio, che distrusse Pompei nel 79 d.C., ma i geologi avvertono che è potenzialmente altrettanto rischioso.

Gli antichi greci chiamavano questo luogo Flegrea, ovvero i campi ardenti, e come immaginava l’antico poeta romano Virgilio nell’epica “Eneide”, proprio da qui si apriva la strada per un regno sotterraneo infernale. Ancora oggi questo luogo ispira paura.

“Non c’è dubbio che si tratti di una zona ad alto rischio perché densamente popolata”, spiega il geologo Francesco Peduto. “Circa un milione di persone vivono in questa zona, che noi chiamiamo zona a rischio, ed è divisa in due parti. La cosiddetta zona rossa è la più pericolosa, che in caso di eruzione potrebbe essere completamente distrutta come Pompei. Poi c’è la zona esterna, che potrebbe essere minacciata dalla cenere vulcanica”, spiega Peduto.

In totale sono 24 i crateri e le strutture vulcaniche presenti nell’agro flegreo. L’eruzione più distruttiva ebbe luogo proprio in questo luogo 40.000 anni fa: i geologi hanno riscontrato le conseguenze di questo evento catastrofico anche in Siberia. D’altra parte, l’eruzione precedente, in termini di scala temporale geologica, è avvenuta qui relativamente di recente – nel 1538, quando di conseguenza è nata una nuova montagna. Ora i geologi hanno lanciato una campagna per avvisare del possibile rischio di una grande eruzione e per sviluppare piani nel caso in cui un simile cataclisma naturale si ripeta davvero inaspettatamente:

“Noi geologi riteniamo che i normali piani di evacuazione non funzioneranno in un caso del genere, quindi raccomandiamo che venga creato un nuovo piano parallelamente per un evento del genere. Vogliamo anche che i funzionari locali informino meglio le persone sui rischi e sui diritti modo di agire durante un’evacuazione di emergenza”, afferma Peduto.

Nel frattempo anche gli stessi geologi raccolgono regolarmente e con attenzione dati che potrebbero mettere in guardia sull’avvicinarsi di una possibile catastrofe. Allo stesso tempo, però, gli specialisti sono anche confortanti: grazie a ciò, i segni dell’imminente catastrofe si noterebbero in tempo. Inoltre, è altrettanto possibile che in questa regione non accada nulla di catastrofico per decine di migliaia di anni.

Errore di battitura?

Evidenziare il testo e premere Ctrl+Invioper inviare all’editore il frammento di testo da correggere!

Evidenzia il testo e premi su Segnalare un bug pulsanti per inviare all’editor il frammento di testo da correggere!

Elite Boss

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *