L’ex primo ministro italiano lancia un nuovo partito; la stabilità del governo è nuovamente minacciata / art

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In breve:

  • Della scissione del Pd si parlava già a fine agosto.
  • Renci non ricopre alcun incarico nel nuovo governo.
  • Il nuovo partito di Renzi promette di attuare una politica diversa.
  • Renci attualmente sostiene il governo, ma i rapporti di forza in parlamento cambieranno.
  • Giornalista: Possibile passaggio al sistema elettorale proporzionale, che in passato era l’obiettivo di Renzi.
  • Salvini ritiene che gli elettori condanneranno l’operato di Renci.

”Vedremo cosa succederà nella politica italiana. Ma prima di parlare del mio partito e del futuro delle forze di sinistra in Italia (perché discussioni simili sulle forze di sinistra si stanno svolgendo in molte parti del mondo), il nostro primo compito è bloccare Salvini e le sue idee molto pericolose sui rapporti con la Russia, con i partiti antieuropei, sull’incitamento all’odio contro le donne e i neri. Poi potremo parlare della divisione interna del mio partito.”

Questo è ciò che ha detto l’ex primo ministro italiano Matteo Renzi alla fine di agosto, quando si è diffusa la notizia del suo possibile ritiro dal Partito Democratico e della creazione di una propria forza politica. A quel punto era appena stato raggiunto un accordo sulla formazione del nuovo governo, al quale ha accettato di aderire il Partito Democratico dell’opposizione, che aveva deciso di mettere da parte le sue divergenze e tuttavia collaborare con il populista Movimento Cinque Stelle.

Lo stesso Renzi ha annunciato che non ricoprirà la carica di ministro in questo governo, citando gli attacchi personali contro di lui da parte del Movimento Cinque Stelle. Anche allora Renzi non ha né negato né confermato la fondazione del nuovo partito, aggiungendo che tutto è possibile nella folle politica italiana.

L’ex primo ministro italiano lancia un nuovo partito; la stabilità del governo è nuovamente minacciata

Appena meno di tre settimane dopo, quando la forza politica più popolare del Paese, il partito della Lega guidato dall’ex vice primo ministro e ministro dell’Interno Mateo Salvīni, è stata estromessa dal governo, Renzi ha annunciato che si ritirerà dal governo. Partito Democratico e fondare un nuovo partito di sinistra.

In una dichiarazione pubblicata sul social network Facebook, Renzi ha dichiarato che dopo sette anni di dispute interne ha stabilito che valori, idee e sogni comuni non dovrebbero essere alla base di questi conflitti. È per questo

insieme ai suoi soci è determinato a fondare una nuova forza politica che cercherà di attuare la politica in modo diverso. Ha accusato il suo partito precedente di non avere una visione per il futuro. Anche se gli sforzi congiunti sono riusciti a vincere contro Salvīni, non è bastato.

Secondo lui il populismo di Salvini non è affatto sconfitto. Come diceva Renci, il populismo non conosce l’intelligenza artificiale, è stupidità naturale.

Il leader del Partito democratico, Nikola Dzingareti, ha definito su Twitter un errore la mossa di Renci.

Già diversi organi di stampa prevedono che con l’uscita di Renzi dal Partito Democratico la stabilità dell’attuale governo sarà seriamente minacciata. Renzi ha però informato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che continuerà a sostenere l’attuale governo. Tuttavia, attualmente si presta molta più attenzione a come cambieranno gli equilibri di potere nel Parlamento italiano.

In un’intervista a “La Repubblica”, Renzi ha affermato che al suo nuovo partito potrebbero aderire circa 30 attuali deputati del Partito Democratico. Si ritiene che dei 111 deputati del Partito democratico in parlamento, Renzi potrebbe essere seguito da 18 a 20: sono necessari esattamente 20 deputati per formare un gruppo indipendente di deputati. Nella Camera alta del Parlamento, al Senato, su 51 senatori, circa 10 potrebbero aderire al partito di Renzi.

Come ha annunciato Mateo Renzi, non avvierà nuove elezioni parlamentari per almeno un anno. E questo significa che se l’attuale governo resiste, le prossime elezioni si terranno solo nel 2023.

Il giornalista italiano Ferruccio de Bortoli ritiene che il paese si stia gradualmente muovendo verso il sistema elettorale proporzionale, che Mateo Renzi una volta tentò senza successo di introdurre. È possibile che anche questa volta l’ex premier abbia un piano preciso.

”Stiamo andando verso il sistema elettorale proporzionale. Penso che sia un disastro. E continuerei a sostenere un sistema maggioritario perché dà più chiarezza su chi ha vinto e chi ha la responsabilità di governare. Ma nel sistema proporzionale anche il due o tre per cento contano. E ovviamente i calcoli politici di Renzi vanno proprio in questa direzione, cioè essere una piccola forza importante da cui può dipendere la formazione del governo”, dice de Bortoli.

Anche Mateo Salvīni ha commentato le dichiarazioni di Mateo Renzi, che ha accusato l’ex primo ministro di essersi impadronito di posizioni e ministeri fin dall’inizio, per poi fondare un partito per combattere Salvīni. Ha anche espresso la fiducia che gli elettori italiani puniranno tale tradimento.

I sondaggi d’opinione mostrano che se le elezioni si svolgessero adesso, il partito di Salvīni “Līga” avrebbe il sostegno di circa il 34% degli elettori, mentre i due partiti rappresentati al governo avrebbero poco più del 20% degli elettori.

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