Giornalista italiano filo-Cremlino fa causa all’Estonia

Il giornalista, pubblicista ed ex membro del Parlamento europeo (PE) italiano Giulietto Chiesa, a cui è stato vietato l’ingresso in Estonia, ha fatto causa allo Stato estone, riferisce martedì l’emittente nazionale ERR.

Lunedì Kjeza ha presentato una denuncia contro lo Stato estone in relazione al divieto d’ingresso presso il Tribunale amministrativo di Tallinn.

Il giornalista 74enne ha contestato il divieto imposto dal Ministero degli Interni estone il 12 dicembre 2014 al suo ingresso nel territorio dell’Estonia tra il 13 dicembre dello scorso anno e il 13 gennaio di quest’anno.

Il 15 dicembre Kjeza aveva in programma di intervenire all’evento del “club dei media” “Impressum” legato ai servizi speciali russi.

È stato arrestato a Tallinn prima che potesse esibirsi all’evento, trattenuto durante la notte dalla polizia per essere interrogato e mandato via dall’Estonia il giorno successivo.

Sebbene non siano fornite informazioni sul motivo per cui a Kyes è stato vietato l’ingresso in Estonia, è noto che ha sostenuto la politica attuata dalla Russia e dai terroristi nell’Ucraina orientale.

La polizia estone ritiene che il club mediatico “Impressum” sia collegato ai servizi segreti stranieri russi.

Kjeza, attivo nel movimento comunista fin dalla prima giovinezza, si è candidato al Parlamento europeo in Lettonia con la lista Ždanok, ma non è stato eletto.

Come ospite di “Impressum”, Kjeza ha visitato anche l’Estonia nel 2008 e nel 2011.

Nel 2008, Chiesa ha presentato a Tallinn il suo libro “Zero”, in cui sostiene che il governo degli Stati Uniti è collegato agli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. Durante questa visita ha anche espresso il suo sostegno ad Arnold Meri, accusato di crimini contro umanità.

Nel 2011 ha presentato a Tallinn il libro “Candidato lettone”, in cui scrive, tra le altre cose, della demolizione del monumento al soldato di bronzo di Tallinn.

Kjeza ha attivamente giustificato l’aggressione della Russia alla Georgia e ha chiesto il riconoscimento dello stato delle regioni separatiste della Georgia: Abkhazia e Ossezia del Sud. Quest’anno ha giustificato l’”anschluss” della Crimea, così come l’aggressione della Russia nell’Ucraina orientale.

Kiesza è membro dell’organizzazione ombrello delle associazioni filo-Cremlino “Mondo senza nazismo” e dell’associazione ultraconservatrice russa “Izborsk Club”.

Elite Boss

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