Il pittore Antonio Francesco Brina (Antonio Francesco Brina / Del Brina / Brini, 1540–1586) è un maestro rinascimentale e manierista che visse e lavorò a Firenze, sviluppando il suo talento sotto gli auspici di Michele Tosini (1503–1577). Sue opere si trovano nelle chiese di Firenze e di Vinci (Chiesa di Santa Felicita a Firenze, Chiesa di Santa Croce a Vinci, ecc.), in musei di vari paesi (Prado, Uffizi, ecc.) e in collezioni private (J. Baratto, ecc.).
Francesco Brina, realizzando dipinti di medio formato, raffigura principalmente la Madonna con il Bambino o la Sacra Famiglia. A Firenze Brina è conosciuta anche come madonnero. Con questo termine, che ha origine a Venezia, 15-18. pittori denotati del secolo che si specializzarono nelle raffigurazioni della Vergine Maria. Il particolare dipinto è un eccellente esempio del tardo Rinascimento italiano, che conserva i principi compositivi dell’Alto Rinascimento o del cosiddetto “Secolo d’oro”, pur mostrando tratti riconoscibili del Manierismo.
La mostra dell’opera di Francesco Brina continua la tradizione del Museo d’Arte RIGA BURŽA, iniziata nel 2014, di depositare una speciale perla d’arte rinascimentale dalle ricche collezioni italiane durante l’Avvento e il Natale. Nel 2014 è stato esposto in questo ciclo di mostre il dipinto “Madonna dell’Umiltà” di Gentile da Fabriano (ca. 1370-1427) proveniente dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa, nel 2018 – Raffaello Sanzio da Urbino (Raffaello Sanzio da Urbino, 1483-1520) “Santa Caterina d’Alessandria” (1500–1503) dalla Galleria Nazionale delle Marche.
L’esposizione dell’opera di Francesco Brina è la prima introduzione alla collezione privata di Giorgio Baratti a Riga. Da segnalare che nel 2020 la mostra “Tra Sacro e Profano. La colleztione Giorgio Baratti – Milano”, che ha offerto una visione più ampia della collezione di antichità di Giorgio Baratti. Il nucleo della collezione è costituito dai secoli XV-XVII. Arte italiana del Novecento, con particolare attenzione al periodo mediceo a Firenze e alle tendenze della scuola milanese.