I dati richiesti a 31 paesi europei, tra cui Austria, Germania e Italia, mostrano che almeno 51.433 minori rifugiati non accompagnati sono stati registrati tra il 2021 e la fine del 2023. Il numero reale potrebbe essere più alto perché i casi non sono adeguatamente documentati e alcuni paesi non raccolgono dati su questi bambini.

Lo studio si basa sui risultati pubblicati nel 2021 che hanno rivelato che almeno 18.000 bambini migranti sono scomparsi all’arrivo in Europa nei tre anni tra gennaio 2018 e dicembre 2020.

“L’iceberg diventa sempre più visibile, il che è uno sviluppo positivo”, afferma il segretario generale dell’organizzazione europea Missing Children, confrontando i casi non denunciati con la maggior parte dell’iceberg sotto la superficie dell’acqua. Dei 31 paesi contattati, Lost in Europe ha ricevuto 20 risposte, di cui sette mancavano i dati richiesti e 11 non hanno risposto. Si tratta, tuttavia, di un miglioramento rispetto alle 12 risposte complessive nel 2021. Due dei paesi che non hanno risposto, ovvero Italia e Slovacchia, sono riusciti a trovare i dati necessari nei rapporti ufficiali.

Italia e Austria sono i leader nella registrazione dei minori non accompagnati scomparsi, rispettivamente con 22.899 e 20.077 casi, seguiti da Belgio, Germania e Svizzera con circa 2.200-1.200 casi registrati.

Tuttavia, il maggior numero di registrazioni in Italia e Austria non indica necessariamente un numero maggiore di casi, ma che sono stati implementati sistemi di raccolta dati più efficaci, ha affermato Ievena. “Dobbiamo convincere tutti gli stati a riferire con maggiore attenzione”, ha detto alla CNN, perché i bambini possono essere protetti meglio se sono nel sistema.