L’Italia probabilmente ha fatto esplodere la nave “Shadow Fleet” russa

In Italia, il porto di Savona venerdì, quando il petrolio è stato scaricato dalla navi cisterna “Seaajewel”, sono state estinte due estinzioni, rapporti sui media locali. Seajewel naviga una bandiera a terra bassa e proviene da Algera.

Si è formato un buco nell’alloggiamento delle navi cisterna e ha avuto caratteristiche esterne: le piastre di metallo sono state “concave all’interno dell’alloggiamento”, riferisce il quotidiano di Fatto. Non c’erano perdite di olio e non c’erano vittime, ha detto il giornale.

L’autorità portuale ha annunciato che lo scarico del petrolio è stato interrotto “a causa di malfunzionamenti, che devono ancora essere chiariti”. L’incidente è indagato dalla procura di Savon. Sono considerate diverse versioni, dal fallimento tecnico alla collisione e alla detonazione esplosiva.

L’indagine prevede il team italiano di subacquei navali, ha affermato il Dipartimento di criminalità organizzata Genova.

Secondo la pubblicazione ucraina “Ucraina Pravda”, la navi cisterna “Seaajewel” è una nave “Shadow Fleet” russa ed è stata utilizzata per trasportare petrolio russo in Europa per aggirare le sanzioni dell’Unione europea.

L’anno scorso era tre volte merci in Russia e in uno dei voli, la nave cisterna fu vista durante l’atterraggio in Romania nel porto di costituzione, dove arrivò da Jeihan in Turchia.

cristiano mbappe

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