L’Italia convoca l’ambasciatore iraniano dopo l’arresto della giornalista Cecilia Sala

Il Ministero degli Esteri italiano ha convocato questo giovedì l’ambasciatore iraniano a Roma in risposta all’arresto della giornalista italiana Cecilia Sala a Teheran due settimane fa. La giornalista 29enne è stata arrestata il 19 dicembre, mentre era in viaggio di lavoro con il visto da giornalista.

Lo ha annunciato il capo della diplomazia italiana, Antonio Tajani, sul suo account X, precisando che l’incontro avrà luogo a mezzogiorno, ora locale. “Il governo sta lavorando instancabilmente per riportare Cecilia Sala in Italia e chiede che tutti i suoi diritti siano rispettati. Fino al suo rilascio, lei e i suoi cari non saranno mai lasciati soli”, ha detto.

Condizioni di detenzione inquietanti

La stampa italiana riporta che Cecilia Sala si trova attualmente in isolamento nel carcere di Evina, noto per detenere numerosi prigionieri politici. È stata costretta a sdraiarsi sul pavimento e le sono stati portati via gli occhiali. La notizia desta grande preoccupazione in Italia, dove il suo arresto venerdì scorso è stato definito dalle autorità “inaccettabile”.

Lunedì l’Iran ha confermato che il giornalista era stato arrestato per “violazione della legge iraniana”, senza fornire ulteriori dettagli. Il suo arresto arriva pochi giorni dopo che due cittadini iraniani in Italia e negli Stati Uniti sono sospettati di aver trasferito illegalmente tecnologia sensibile.

Uno di loro, Mohammad Abedini, 38 anni, è stato arrestato in Italia su richiesta delle autorità americane. Questi ultimi accusano Abedin e un complice, Mahdi Mohammad Sadeghi, 42 anni, detenuto negli Stati Uniti, di aver esportato illegalmente componenti elettronici utilizzati in un attacco di droni in Giordania che ha ucciso tre soldati americani lo scorso gennaio. L’Iran, invece, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda, condannando le accuse “infondate”.

Nonostante le difficoltà, secondo le autorità iraniane, Cecilia Sala ha potuto beneficiare dell’accesso consolare e del contatto con la sua famiglia. Tuttavia, il suo arresto, avvenuto un giorno prima del previsto ritorno in Italia, solleva preoccupazioni su un’escalation diplomatica tra Roma e Teheran.

Detenzione di cittadini occidentali

La detenzione di Cecilia Salas si inserisce in un contesto più ampio di tensioni internazionali. Diversi cittadini occidentali o con doppia cittadinanza sono attualmente detenuti in Iran. Tra loro, i francesi Cecile Kohler e Jacques Paris, arrestati nel 2022 durante un soggiorno turistico e accusati di spionaggio, cosa che i parenti negano categoricamente.

Roma rinnova la sua richiesta per il rilascio immediato di Cecilia Sala, pur continuando i suoi sforzi per garantire la protezione dei suoi cittadini nel contesto di relazioni internazionali tese.

cristiano mbappe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *