La decisione del governo italiano di rinominare l’aeroporto principale di Milano Malpensa in onore del defunto primo ministro Silvio Berlusconi ha scatenato diffuse critiche e rabbia da parte dell’opposizione, che ha condannato l’iniziativa del governo dopo che il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato venerdì che la richiesta della regione Lombardia di rinominare l’aeroporto era già stata approvata dall’autorità per l’aviazione civile del paese per conto del controverso politico italiano, lunedì 8 luglio, riporta “Politico“.
Il controverso e pittoresco ex leader italiano Berlusconi, scomparso l’anno scorso, era anche un alleato e amico di Vladimir Putin.
“La decisione finale spetta al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e sono pronto a firmare con orgoglio ed emozione”, ha scritto in seguito Salvini sul sito web “X”. “In memoria del mio amico Silvio, un grande imprenditore, un grande milanese e un grande italiano”.
La dichiarazione di Salvini ha provocato la reazione dei partiti e dei gruppi di opposizione,
che si oppongono al fatto che uno dei più importanti centri internazionali d’Italia venga intitolato a una figura così controversa, mentre l’opposizione definisce questa decisione come prova del decadimento delle istituzioni statali.
Berlusconi è stato riconosciuto colpevole di frode fiscale ed è stato coinvolto nel corso degli anni in numerose controversie legali e scandali sessuali.
D’altra parte, la deputata del partito democratico Greta Cogotti ha ironizzato sarcasticamente suggerendo di dare a Berlusconi un altro tipo di riconoscimento, intitolando ad esempio a lui un “centro massaggi a lieto fine” al posto di un aeroporto.
Una petizione lanciata domenica dal gruppo Giovani Democratici della Lombardia contro il cambio di nome all’aeroporto di Milano dopo Berlusconi aveva raccolto più di 16.000 firme entro lunedì. La petizione sostiene che all’aeroporto dovrebbe essere dato un nome “che incarni i valori di onestà, integrità e servizio alla società”, sottolineando che le numerose condanne penali di Berlusconi sono in contrasto con questi valori.
“Non vogliamo che rimanga solo una petizione, ma anche la storia di una generazione che non vuole più sostenere l’esaltazione della politica e di un uomo condannato per frode, indagato per prostituzione minorile e corruzione”, ha affermato la leader del gruppo Tiziana Elli (Tiziana Hell).
Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso giugno all’età di 86 anni, ha guidato quattro governi con il suo partito di centro-destra Forza Italia ed è stato una delle figure più divisive dell’era moderna dell’Italia.
I sostenitori ne elogiano le capacità imprenditoriali, il carisma e il contributo al panorama economico e politico italiano, ma i critici affermano che ha sfruttato la politica per tornaconto personale.
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