Mancanza di fiducia in Russia
Da notare che uno dei motivi per cui Xi vuole valutare non solo la politica economica di Pechino, ma anche i rapporti diplomatici, è proprio il rapporto con Mosca. La Cina considera molto concreta la possibilità che la Russia non riesca a vincere contro l’Ucraina e che la Russia emerga da questo conflitto come una “piccola potenza” che ha subito pesanti sconfitte sia economiche che politiche.
Funzionari cinesi affermano in conversazioni private che, nonostante la propaganda glorificata dalla “cooperazione fraterna tra le nazioni”, la realtà è che c’è un grado di sfiducia tra i due paesi che sta crescendo. Cresce anche la sfiducia (e l’incredulità) nei confronti di Putin.
Cinque diversi funzionari cinesi hanno rivelato al FT per nove mesi che Putin non aveva informato Pechino dei suoi piani per lanciare una guerra su vasta scala in Ucraina prima dell’inizio della guerra.
Questo sembra un po’ strano considerando che appena 20 giorni prima dell’inizio della guerra – lo scorso 4 febbraio, Cina e Russia hanno annunciato con orgoglio al mondo intero dopo l’incontro tra Xi e Putin che “la cooperazione e l’amicizia Cina-Russia non conoscono limiti”.
Né la Cina né la Russia hanno reso noto il contenuto dei colloqui di febbraio, quindi non è chiaro di cosa abbiano parlato i due dittatori. Tuttavia, il FT ha appreso che Putin ha informato Xi che “la Russia non esclude alcuna misura se i separatisti nell’Ucraina orientale attaccano il territorio russo e causano disastri umanitari”.
I funzionari affermano che è stato un segnale di potenziale e limitato coinvolgimento militare (il lancio di un’operazione militare speciale), piuttosto che l’invasione militare su vasta scala e la guerra lanciata da Putin.