I risultati delle elezioni in Italia stanno creando caos


Foto – AFP/LETA

In Italia, le elezioni parlamentari tenutesi domenica e lunedì si sono concluse senza un vincitore convincente, perché la coalizione di centro-sinistra “Italia. Bene Comune (IBC) sotto la guida di Pier Luigi Bersani ha sconfitto di misura i suoi rivali più vicini, la coalizione di centro-destra Popolo della Libertà (PDL) guidata da Silvio Berlusconi, non riuscendo ad ottenere la maggioranza nella camera alta del parlamento.

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I risultati elettorali sono molto graditi al “Movimento Cinque Stelle” (M5S) creato dal comico Beppe Grillo, che è contro l’élite al potere, che è riuscito a raccogliere il 25,5% dei voti e a diventare il “terzo polo” nel bipolarismo che è esistito finora in Italia. La coalizione centrista guidata dal premier tecnico uscente Mario Monti ha fallito, ottenendo solo il 10,5% dei voti. Le borse in Italia e nel mondo hanno reagito negativamente a questi risultati, ma la stampa dei paesi dell’UE è preoccupata per il possibile impatto negativo sull’intera Europa.

Non votare o protestare durante il voto

Solo il 75,2% dei 47 milioni di italiani aventi diritto ha partecipato alle elezioni. Sebbene la legge nazionale non renda obbligatorio il voto, la maggior parte dei cittadini considera le elezioni parlamentari un obbligo che può essere evitato solo per motivi importanti. Tuttavia, l’affluenza alle urne nelle ultime tre elezioni parlamentari ha continuato a diminuire: nel 2006 ha votato l’83,6% degli elettori, nel 2008 l’80,5%, ma questa volta è stata inferiore del 5%.

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L’affluenza relativamente bassa degli elettori riflette la disillusione italiana nei confronti della politica, alimentata dalle misure di austerità del governo Monti e da una prolungata crisi economica. Altri 1,25 milioni di elettori hanno lasciato la scheda in bianco.

Già un mese fa, i sondaggi di opinione pubblica mostravano che molti elettori avrebbero potuto optare per un voto di protesta e sostenere il M5S, le cui liste di candidati sono riempite da giovani scelti su Internet senza esperienza in politica. Tuttavia, il trionfo della squadra di Grillo ha superato tutte le aspettative: con il 25,5% dei voti, si è rivelato il partito più sostenuto nella camera bassa del parlamento, lasciandosi alle spalle il Partito Democratico guidato da Bersani con il 25,4%. Al Senato, il M5S ha vinto 54 seggi, diventando la lista più sostenuta in Sicilia, Sardegna e Liguria. Grillo è bellicosamente disposto a “schiaffeggiare” il parlamento, ma un simile voto da parte di “Italia arrabbiata” complica notevolmente la formazione del prossimo governo.

Impossibile da governare

Sebbene l’IBC della coalizione Bersani nella camera bassa del parlamento abbia un leggero vantaggio – 29,54% dei voti contro il 29,13% del PDL guidato da Berlusconi – la legge prevede che alla lista con più voti venga assegnato un bonus di maggioranza – almeno 340 dei 630 seggi sono garantiti alla Camera dei Comuni. Quindi, l’IBC ha una solida maggioranza alla camera bassa, ma non al senato.

Si è così avverato il più indesiderabile degli scenari pronosticati in campagna elettorale: la coalizione di centro-sinistra non è in grado di governare, perché anche con un accordo con i centristi guidati da Monti non riuscirebbe a garantire al suo governo un sostegno sufficiente al Senato.

Già durante lo spoglio dei voti Bersani aveva chiesto che in tal caso si indissero nuove elezioni d’urgenza, ma secondo la legge italiana ciò non è possibile.

Al momento delle elezioni, è iniziato il cambio di entrambe le camere del parlamento e del governo, e il presidente del paese non ha il diritto di sciogliere il parlamento durante questo periodo. Inoltre, è scaduto anche il mandato del presidente italiano Giorgio Napolitano, il parlamento dovrà scegliere un nuovo presidente ad aprile, e solo il successore di Napolitano potrà pensare di sciogliere il parlamento se lo riterrà necessario.

Possibili traguardi

Nel frattempo, il problema della formazione del governo impossibile deve essere risolto dal presidente uscente Napolitano, che è attualmente in visita di stato in Germania, dove è accolto con preoccupazione per la situazione politica in Italia. Anche altri paesi europei sono preoccupati che la mancanza di un chiaro vincitore in queste elezioni possa creare nuova instabilità nella terza economia più grande dell’eurozona e spingerla di nuovo in una crisi del debito.

Le soluzioni più probabili sarebbero un governo di ampia coalizione o un altro governo di tecnocrati, ma entrambi sono difficili da implementare. Napolitano deve risolvere questi problemi entro il 14 marzo, quando entrambe le camere del parlamento si riuniranno per la prima sessione ed eleggeranno i presidenti.

I fatti

Camera Bassa (630 membri):

Coalizione di centro-sinistra IBC, candidato premier Bersani – 29,54% dei voti, 340 seggi (con bonus di maggioranza).

Coalizione di centro-destra PDL, leader Berlusconi – 29,13%, 124 seggi.

M5S, candidato premier Beppe Grillo – 25,55%, 108 seggi.

Coalizione centrale, candidato Primo Ministro Monti – 10,54%, 45 seggi.

Camera Alta (315 senatori):

Coalizione di centro-sinistra IBC – 31,6% dei voti, 120 seggi.

La coalizione di centro-destra PDL – 30,66%, 117 seggi.

M5S – 23,79%, 54 seggi.

Coalizione centrale – 9,13%, 18 seggi.

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