Le piastrelle sono suddivise anche in base al materiale di produzione: ceramica, massa lapidea e mosaico, ma esiste anche una divisione più dettagliata in base al materiale utilizzato e alla tecnologia di produzione.

Le piastrelle di ceramica si dividono in:

– Monocottura o piastrelle monocottura opache e lucide, resistenti, dalla struttura densa, ma con variazioni di design limitate, adatte per pavimenti e rivestimenti interni;
– Bicottura oppure le bicotture, opache e lucide, meno durevoli, più porose, dai disegni più diversi, ma adatte per rivestimenti interni;
– Klinker— mattoni di finitura smaltati e non smaltati, tegole in laterizio, con soluzioni progettuali limitate, ma elevata durabilità, destinati ad applicazioni in interni ed esterni.
L’argilla bianca e rossa vengono utilizzate nella produzione di piastrelle di ceramica.

Le piastrelle in massa lapidea si dividono in:

– l’intera massa della pietra, che può essere lucida, opaca o strutturata, molto resistente, può essere utilizzata anche nei locali di lavoro, non presenta alcun danno visibile, perché l’intero spessore della piastrella è di un tono;
– massa di pietra a doppia pressatura, che può essere lucida, opaca, strutturata, piastrelle per interni con qualità estetica superiore, elevata durabilità, ma danni visibili, perché la base della piastrella ha una tonalità di colore diversa;
– massa di pietra smaltata, che può essere opaca, lucidata o strutturata, con ampie possibilità di design, piastrelle per interni con un grado medio di durabilità, è facile che la smaltatura si rovini completamente.

Le tessere di mosaico si dividono in:

– vetro – leggero, bello e lussuoso, con una superficie facilmente danneggiabile, adatto per la decorazione delle pareti;
– ceramica – leggera, bella, adatta per la decorazione murale;
– pietra – più pesante, può essere utilizzata per la decorazione di pavimenti o pareti.