12 dicembre 2022, 8:15
Per il Giappone, il progetto contribuirà a contrastare l’attività militare cinese esistente nella regione del Giappone e di Taiwan, oltre a dare alla Gran Bretagna un ruolo maggiore nella regione. Il progetto è anche indicato come un motore della crescita economica globale.
Tre paesi stanno unendo le forze per progettare il jet da combattimento di nuova generazione
L’obiettivo di unificare i progetti è quello di mettere in funzione un moderno caccia di prima linea di sesta generazione entro il 2035. Il Global Combat Air Program combinerà i progetti Future Air Combat System britannico e italiano e il programma FX del Giappone. La cooperazione ai progetti consente ai paesi di condividere i costi e garantire una facile cooperazione con i loro partner più stretti.
Lo ha affermato il primo ministro britannico Rishi Sunak
lo scopo dell’aeromobile sarà quello di aumentare la sicurezza nazionale, ma contribuiranno anche all’economia nazionale.
“Siamo uno dei pochi paesi al mondo in grado di creare aerei da combattimento tecnologicamente avanzati. Questo è importante perché saremo in grado di proteggere il nostro paese dalle nuove minacce che stiamo affrontando”, ha sottolineato Sunak. “Questo aggiunge miliardi alla nostra economia e sostiene diverse migliaia di lavoratori in tutto il paese. Naturalmente, il progetto migliora anche la nostra reputazione internazionale. Vogliamo lavorare con il Giappone e l’Italia, i nostri più stretti alleati, per costruire la prossima generazione di aerei. Possiamo sii molto orgoglioso di questo”.
Il progetto svilupperà varie capacità e funzioni per il velivolo. Il jet dovrebbe essere in grado di volare più veloce della velocità del suono e di sparare armi supersoniche.
La prossima generazione di velivoli sarà progettata per competere con i caccia attualmente in uso in Cina, Russia e persino negli Stati Uniti.
che è un alleato chiave di tutti e tre i paesi coinvolti nel progetto.
L’analista della difesa britannico Tim Ripley sottolinea che sarà interessante osservare le dinamiche sia degli stati membri del progetto che degli alleati durante lo sviluppo del progetto.
“Il coinvolgimento del Giappone nel progetto è una nuova dimensione, dato che finora il Giappone ha cooperato solo con gli Stati Uniti”, ha spiegato Ripley. “Sarà interessante vedere come si svilupperà questa dinamica tra Paesi, come reagiranno gli Stati Uniti al fatto che i suoi alleati vogliono competere. Nei prossimi anni potremo vedere non solo come reagiranno gli avversari, ma anche come reagiranno gli alleati e se vorranno aderire o, al contrario, nuocere al progetto di sviluppo”.
Gli Stati Uniti hanno espresso sostegno alla cooperazione del Giappone con la Gran Bretagna e l’Italia e accolgono con favore l’accordo tra i paesi europei e il Giappone.
Si prevede che la nuova generazione di velivoli sarà compatibile con i caccia pilotati da altri alleati della NATO. La Cina e la Russia attualmente gestiscono caccia di quinta generazione, ma si ritiene che questi paesi stiano sviluppando velivoli di sesta generazione.
Nel frattempo, Gran Bretagna, Giappone e Italia devono ancora elaborare vari dettagli sullo sviluppo del progetto, sul finanziamento e su dove verrà sviluppato l’aereo.
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