Il ministro della Difesa italiano Guido Croceto ha sospeso il generale Roberto Vannaci dalle sue funzioni per 11 mesi dopo che sono emerse le sue controverse dichiarazioni su omosessuali, ambientalisti e immigrati.
Durante questo periodo, il suo stipendio sarà ridotto della metà.
L’anno scorso il generale aveva pubblicato il libro “Il mondo al contrario” all’insaputa del governo e dei vertici dell’esercito. Nel libro il generale definisce gli omosessuali “anormali” e parla di una possibile “dittatura delle minoranze”.
Nel libro, diventato temporaneamente una delle pubblicazioni più vendute in Italia, si legge ad esempio: “L’eterosessualità è normale. Se consideriamo normale qualsiasi altra cosa, allora la colpa delle sue macchinazioni è della lobby gay internazionale”.
Si è ipotizzato che Vannači potrebbe candidarsi alle elezioni del Parlamento europeo a giugno per il partito conservatore nazionale “Līga”. Il leader del partito e vice primo ministro Mateo Salvīni, commentando la sospensione di Vannači, ha annunciato sulla piattaforma “X”: “Lunga vita alla libertà di pensiero e di parola!”
Crosetto giustificò la sospensione affermando che il generale ledeva il principio di neutralità delle forze armate e danneggiava la reputazione dell’esercito.
Vannacci è stato coinvolto in numerose missioni estere dell’esercito italiano, tra cui nei Balcani, Iraq e Yemen.
Dopo diverse denunce la Procura di Roma ha aperto un’inchiesta contro di lui per incitamento all’odio razziale. Inoltre è indagato per frode e appropriazione indebita durante il periodo in cui era addetto militare presso l’ambasciata italiana a Mosca.
Italia. Foto: AP Photo/Antonio Calanni/Scanpix