Mentre la peggiore crisi diplomatica tra Parigi e Roma dalla seconda guerra mondiale si attenuava, la Francia ha continuato a fare pressione sull’Italia venerdì, mentre i leader imprenditoriali italiani e francesi hanno esortato i due governi a ristabilire la pace.
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Il portavoce del governo francese Benjamin Griveaut ha detto che il richiamo dell’ambasciatore francese dall’Italia è un passo temporaneo, ma un segnale importante allo storico alleato affinché non interferisca negli affari interni della Francia.
Francia e Italia sono membri fondatori dell’Unione Europea (UE), e il rapporto teso arriva in un momento in cui le tensioni tra forze nazionaliste e filo-europee stanno aumentando in tutto il continente.
Come ha spiegato venerdì Grivo alla radio “Europa-1”, il richiamo dell’ambasciatore francese dall’Italia è avvenuto dopo diversi mesi, durante i quali sono stati subiti “attacchi infondati” da parte dei vicepremier italiani Luigi Di Maio e Matteo Salvini, che hanno criticato la politica economica e migratoria del presidente francese Emmanuel Macron.
Tuttavia, il principale detonatore della crisi, a detta di tutti, è stato l’incontro di Di Maio in Francia con i candidati alle elezioni del Parlamento europeo (PE) del movimento di protesta dei “gilet gialli”.
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Parlando a nome dei leader populisti italiani, Grivo ha criticato la “lebbra nazionalista” che sta distruggendo l’unità europea, affermando che gli Stati membri dell’UE dovrebbero “comportarsi meglio con i loro partner”.
Dopo la richiamata dell’ambasciatore, la Farnesina ha mantenuto un tono conciliante, ma il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha affermato che il Movimento Cinque Stelle (M5S), da lui rappresentato, potrebbe offrire supporto tecnico al movimento dei “gilet gialli” per ulteriori passi.
Durante la sua visita a Genova, Toninelli ha menzionato il portale web del M5S, che consente agli iscritti al partito di votare su decisioni politiche e candidati.
Il ministero degli Esteri francese ha annunciato giovedì che richiamerà il suo ambasciatore da Roma per consultazioni in risposta alle continue “provocazioni” dei leader italiani.
Di Maio ha risposto al richiamo dell’ambasciatore francese affermando di avere il diritto di incontrare gli oppositori di Macron.
“Il presidente Macron ha più volte attaccato il governo italiano per ragioni politiche, pensando alle elezioni europee”, ha spiegato il vicepremier italiano sul social network Facebook.
L’incontro in Francia con i manifestanti dei “gilet gialli” e i candidati alle elezioni del Parlamento europeo è stato “totalmente legittimo”, ha detto Di Maio.
Non si è trattato di una provocazione, ma “di un incontro importante con una forza politica con la quale abbiamo rivendicazioni comuni, a cominciare dalla richiesta di più democrazia diretta per dare più potere ai cittadini”, ha spiegato il vicepremier.
Il leader del M5S Di Maio ha annunciato martedì di aver incontrato vicino a Parigi il leader francese dei “gilet gialli” Christophe Challenson e la leader della lista dei candidati al Parlamento europeo del movimento di protesta, Ingrid Levavasseur.
Da quando il governo di coalizione formato dal M5S e dal partito di destra “Lega” è salito al potere in Italia a giugno, le relazioni tra Italia e Francia si sono deteriorate.
Di Maio in precedenza aveva sfogato la sua rabbia su Parigi, accusando la Francia di facilitare il flusso di immigrati clandestini verso l’Europa continuando a “colonizzare” l’Africa.
Per protestare contro queste affermazioni, la Francia ha convocato l’ambasciatore italiano.
Il secondo vicepremier italiano e leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso critiche dirette al presidente francese Emmanuel Macron, affermando di essere “vicino al popolo francese, ai milioni di uomini e donne che vivono in Francia sotto un governo terribile e una terribile presidente.”
Macron vuole creare un’alleanza di partiti centristi ed europeisti prima delle elezioni europee, cercando così di creare una forza di contrasto ai movimenti populisti che hanno guadagnato forza in diversi paesi europei.
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