Attacchi al personale sanitario nel carcere italiano

L’episodio di violenza mette in discussione la sicurezza del personale sanitario nelle carceri.

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Un episodio inquietante

Recentemente un detenuto è stato aggredito dall’infermiera del carcere di Vibo Valentia. Questo episodio, che ha suscitato indignazione e preoccupazione, evidenzia un problema crescente del sistema sanzionatorio italiano. L’infermiera, che lavora a tempo determinato, ha avuto la fortuna di riportare ferite gravi, ma l’evento ha sollevato dubbi sulla sicurezza degli operatori sanitari nelle carceri.

La voce dei sindacati

Lucano Kontartes, segretario della Funzione pubblica-Area Vasta della Cgil, ha definito l’attentato “un fatto allarmante”. In una dichiarazione, ha sottolineato l’importanza degli infermieri nelle carceri e le difficili condizioni in cui sono costretti a lavorare. Contartes ha espresso una forte condanna per le violenze di cui ha subito l’infermiera, ampliando la sua solidarietà a tutti gli operatori sanitari che si trovano ad affrontare situazioni simili. La frequenza di tali episodi è allarmante e mette a rischio la sicurezza e la tranquillità delle persone che lavorano per garantire la salute pubblica.

Domanda di intervento

Il segretario della Fp-Cgil ha chiesto un intervento immediato e specifico da parte dell’istituzione e dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia. È importante garantire la sicurezza sul posto di lavoro e prevenire ulteriori attacchi. La paura e l’insicurezza non possono diventare una componente delle persone che hanno a cuore la salute degli altri. Sono necessari obblighi collettivi per proteggere il personale sanitario investendo risorse adeguate e fornendo strumenti sufficienti per rafforzare il servizio sanitario pubblico.

cristiano mbappe

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