Pro Vita contro l’educazione di genere nelle scuole italiane

Il movimento Pro Vita si oppone agli emendamenti che finanziano l’educazione sessuale nelle scuole.

Pubblicato

Pro Vita protesta contro l’educazione sessuale

Il movimento Pro Vita ha annunciato una serie di proteste nelle scuole italiane contro l’introduzione di corsi di educazione al genere. L’iniziativa prende il via con l’approvazione di un emendamento alla manovra finanziaria proposta da Riccardo Magi di +Europa, che prevede un fondo di mezzo milione di euro per promuovere le attività didattiche nelle scuole secondarie. Questi interventi riguardano la salute sessuale e l’educazione emotiva, argomenti che Pro Vita considera inaccettabili.

Dichiarazioni di Jacopo Coghe

Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, ha espresso il suo disappunto per lo stanziamento, definendolo un “gravissimo passo indietro” per la maggioranza di centrodestra. Secondo Coghe, l’emendamento è una capitolazione all’”isteria dell’aborto” e alle teorie sul cambiamento di genere promosse dai movimenti LGBTQ+. La sua posizione è chiara: Pro Vita intende mobilitare genitori e famiglie per impedire l’approvazione di progetti educativi che ritengono dannosi per i giovani.

Strategie di mobilitazione e sostegno

Coghe ha annunciato che il movimento utilizzerà la presenza di genitori eletti nei consigli scolastici per bloccare l’introduzione di corsi sull’uguaglianza di genere. Ogni progetto educativo deve essere approvato dal Consiglio d’Istituto e Pro Vita intende utilizzare questa procedura per bloccare la realizzazione di tali iniziative. Inoltre, il portavoce ha accennato alla possibilità di organizzare manifestazioni di protesta davanti al Ministero dell’Istruzione, sostenuta da un sondaggio secondo cui l’80% degli italiani sostiene la libertà di istruzione e il diritto dei genitori a decidere dell’istruzione dei propri figli. per i bambini.

Critiche al governo e al ministro Valditar

Le critiche alla Pro Vita non si fermano qui. Il movimento ha puntato il dito contro il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditaro, accusandolo di non adottare misure adeguate per fermare i progetti di parità di genere nelle scuole. Coghe ha lamentato che, nonostante le richieste di fermare tali iniziative, il governo ha invece deciso di finanziare progetti che promuovono l’educazione di genere, cosa che il movimento considera inaccettabile. Le tensioni tra Pro Vita e le autorità sembrano destinate ad aumentare mentre il movimento si prepara a mobilitarsi per difendere la propria posizione.

cristiano mbappe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *