In Lituania l’affluenza alle urne è aumentata di 5,53 punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni del Parlamento europeo, mentre in Estonia è aumentata di 1,08 punti percentuali.

Portogallo – 31,01%, Bulgaria – 30,83%, Croazia – 29,65%, Repubblica Ceca – 28,72%, Slovenia – 28,29% e Slovacchia – 22,74% hanno avuto un’affluenza alle urne inferiore a quella della Lettonia in queste elezioni del Parlamento europeo.

Nello stesso periodo, l’affluenza alle urne più alta alle elezioni del Parlamento europeo è stata registrata in Belgio (89%), Lussemburgo (84,1%), Malta (72,6%), Danimarca (66%), Spagna (64,32%) e Germania (61,5%).

L’attività è stata superiore alla media anche in Austria (59,3%), Grecia (57,86%), Italia (56,09%), Svezia (53,3%), Lituania (52,88%) e Francia (50,97%).

Rispetto ai risultati delle elezioni del 2014, l’aumento maggiore dell’affluenza alle urne in queste elezioni si è registrato in Spagna, con un incremento di 20,51 punti percentuali, seguita dalla Polonia, dove l’affluenza è aumentata di 19,17 punti percentuali, mentre in Romania l’affluenza alle urne è aumentata di 16,58 punti percentuali.

Anche in Ungheria l’affluenza alle urne è aumentata in modo significativo di 14,39 punti percentuali, in Austria di 13,91 punti percentuali, in Germania di 13,4 punti percentuali e nella Repubblica Ceca di 10,52 punti percentuali.

Allo stesso tempo, l’affluenza alle urne è diminuita in otto paesi dell’UE, vale a dire in Belgio (0,64 punti percentuali), in Italia (1,13 punti percentuali), in Lussemburgo (1,45 punti percentuali), in Grecia (2,11 punti percentuali), a Malta (2,2 punti percentuali), in Portogallo (2,66 punti percentuali), in Irlanda (3,14 punti percentuali), ma l’attività è diminuita maggiormente in Bulgaria (5,01 punti percentuali).

In queste elezioni del Parlamento europeo, per la prima volta nella storia, l’affluenza media degli elettori alle urne è aumentata.