Una nuova minaccia in Europa? Rilevata in Italia la febbre dell’Oropuche


Zanzara. Foto: Pexel

La febbre dell’Oropuche è stata rilevata per la prima volta nell’uomo in Europa. Questo virus (OROV) si trova nella regione amazzonica del Sud America e viene trasmesso all’uomo principalmente dalle zanzare, riferisce la pubblicazione. Immagine.

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Un italiano veneto ha recentemente soggiornato ai Caraibi e con buone probabilità ha contratto la febbre dell’Oropuche.
Scoperto il fatto, sono state immediatamente informate le autorità sanitarie venete e i servizi di monitoraggio internazionali, riferisce il quotidiano “Berliner Morgenpost”. Si sta ora studiando se potenziali vettori come zanzare e mosche possano diffondere OROV.

Secondo l’Istituto Robert Koch, la febbre Oropuche è una delle malattie da arbovirus più comuni in Sud America. Gli arbovirus vengono trasmessi da artropodi come zanzare o zecche.

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Dal 1955 in Sud America sono stati diagnosticati più di 500.000 casi di malattia e, solo tra la fine del 2023 e il 2024, Bolivia, Brasile, Colombia, Perù e Cuba registreranno circa 5.000 casi.

Attualmente non vi è alcun aumento del rischio che questa febbre possa diffondersi in Europa, scrive il quotidiano italiano “La Repubblica”. Questo perché il virus viene trasmesso principalmente da un tipo di zanzara che non è ancora presente in Europa. Anche la trasmissione diretta da uomo a uomo non è stata ancora dimostrata.

I sintomi della febbre Oropuche comprendono febbre alta, sensibilità alla luce, mal di testa, malessere generale, nausea, vomito, dolori muscolari e articolari. Questi sintomi compaiono da tre a otto giorni dopo la puntura dell’insetto. In rari casi può verificarsi un’infiammazione delle meningi o del cervello (meningite, encefalite).

La maggior parte delle vittime guarisce entro una settimana. Non esistono cure né vaccini. È possibile solo ridurre i sintomi della malattia.

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