I membri danno il benvenuto alla Commissione europea, alla presidenza ungherese e alle agenzie Frontex compiuto nella città costiera italiana di Lampedusa, dove centinaia di tunisini si recarono dopo la rivoluzione in Tunisia. I deputati hanno chiesto maggiori finanziamenti e hanno espresso preoccupazione per il fatto che l’Europa non dispone di un piano comune a lungo termine per la migrazione di massa, ma lo sviluppo di una politica comune in materia di asilo è “bloccato” in Consiglio.
Operazione “Hermes” a Lampedusa
Agenzie Frontex La direttrice Ilka Laitinen ha riferito che nessun nuovo rifugiato è arrivato a Lampedusa dal 25 febbraio, quando una settimana prima era stata lanciata l’operazione Hermes per aiutare le autorità italiane a combattere i flussi di rifugiati tunisini. Egli ha espresso la possibilità che l’operazione venga attuata anche a Malta.
In risposta alle preoccupazioni dei parlamentari riguardo Europol presenza alle frontiere, Laitinen ha sottolineato che è necessario garantire che criminali e terroristi non approfittino del caos prevalente per entrare nell’UE; La commissaria Cecilia Malmström ha aggiunto che saranno molti coloro che cercheranno di approfittare della situazione per entrare nell’UE per ragioni economiche.
Evacuazione dei cittadini dell’UE
L’80% dei cittadini dell’UE sono già stati evacuati dalla Libia, dove attualmente la situazione è più allarmante, e come ha sottolineato il rappresentante della presidenza ungherese Pēters Giorkoš, l’evacuazione coordinata continua. Circa 1.200 cittadini dell’UE si trovano attualmente in Libia e il segretario generale del Servizio europeo per l’azione esterna Pierre Vimont ha avvertito che alcuni con doppia cittadinanza potrebbero non voler partire affatto.
Asilo e mutua assistenza
“Malta ha accettato 12.000 persone evacuate dalla Libia. Gli Stati membri avrebbero inviato i loro aerei se queste persone fossero state limiche e non loro nazionali?” si è chiesto retoricamente il deputato Simon Busutil (PPE, Malta), sottolineando che non sono molti i paesi che hanno espresso la volontà di accogliere i rifugiati.
Pier Antonio Panzeri (S&D, Italia), presidente della delegazione del Parlamento nel Maghreb, ha espresso l’opinione che l’UE abbia bisogno di una vera politica di reinsediamento dei rifugiati. Mario Borgezio (EFD, Italia) ha invitato i paesi europei ad aiutare, affermando che Malta e Italia non possono far fronte da sole ai richiedenti asilo.
I membri della commissione hanno sottolineato che 25 milioni di euro del fondo di emergenza dell’UE non sarebbero sufficienti per far fronte al potenziale flusso di migranti, e Claude Moraes (S&D, Regno Unito) ha invitato il Consiglio a “svegliarsi” e ad agire. Stavros Lambrinidis (S&D, Grecia) ha invitato i paesi a smettere di giocare al “ping pong della responsabilità” e ha affermato che gli aiuti finanziari da soli non risolveranno il problema.
Ilka Laitinen ha affermato che se la situazione di emergenza continua, Frontex saranno necessari più fondi e risorse umane.