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31 gennaio 2019, 18:34
L’economia italiana sta attraversando una fase di recessione
Nonostante la convinzione del governo italiano che le sue politiche stimoleranno la crescita economica, i dati finora suggeriscono il contrario. Le ultime statistiche mostrano che l’economia italiana è in recessione.
Le norme internazionali stabiliscono che una recessione è ufficialmente riconosciuta se l’economia di un paese ha subito un declino per due trimestri consecutivi. È ormai chiaro che nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’economia italiana si è contratta dello 0,2%, e prima ancora, nel terzo trimestre, dello 0,1%.
Anticipando apparentemente questa spiacevole notizia, il primo ministro italiano Giuseppe Conte ha dichiarato mercoledì che la crescita economica non potrà riprendere prima del secondo trimestre di quest’anno. Conte ha rassicurato gli imprenditori riuniti a Milano che il suo governo ha fatto tutto il necessario affinché l’economia crescesse.
Il Primo Ministro italiano ritiene che i cattivi indicatori economici siano legati alla situazione sui mercati europei e globali. Ciò che sta accadendo in Cina e in Germania, infatti, ha avuto un impatto negativo sugli indicatori dell’export italiano.
La debole crescita economica ostacola in modo significativo la capacità dell’attuale governo italiano di soddisfare le richieste dell’Eurozona.
Come sapete, Roma e Bruxelles hanno raggiunto con grande difficoltà un accordo sul deficit di bilancio di quest’anno. Roma promette che non supererà il 2,04% del prodotto interno lordo (Pil). Ma ciò potrà realizzarsi se la crescita economica raggiungerà l’1% quest’anno e, di conseguenza, nel bilancio statale entreranno abbastanza soldi.
Tuttavia, dopo aver ricevuto gli ultimi dati statistici, la banca centrale italiana ha abbassato le previsioni di crescita economica nazionale dall’1% allo 0,6%.
Il vice primo ministro italiano Luigi Di Maio incolpa il precedente governo per la crisi economica. Lui insiste sul fatto che i politici al potere in precedenza hanno mentito all’opinione pubblica e di fatto non sono stati in grado di far uscire il paese dalla crisi. L’ex ministro delle Finanze italiano, Pier Carlo Padoan, ha sostanzialmente definito le critiche una palese menzogna.
La preoccupazione più grave è l’enorme debito estero dell’Italia. Ha già raggiunto il 130% del Pil. Solo la Grecia ha un debito più elevato tra i paesi europei. Se Roma continuasse a prendere in prestito sempre più denaro per far fronte alle varie necessità, il peso del debito potrebbe diventare insostenibile. Diversi economisti e la Commissione Europea su questo hanno più volte messo in guardia l’Italia.
Il peso del debito dei paesi della zona euro è generalmente considerato uno dei problemi più gravi della moneta unica.
Tuttavia, Bruxelles finora ha faticato a costringere diversi grandi Stati membri a rispettare le regole e a ridurre significativamente il loro debito estero.
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