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L’Austria ha avvertito i suoi cittadini di non recarsi in Italia dopo che il suo primo ministro ha ordinato una quarantena nazionale.

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“Si consiglia ai viaggiatori austriaci di ritornare in Austria”, si legge in una nota sul sito del Ministero degli Affari Esteri austriaco.

Inoltre, da martedì entra in vigore il piano dell’Austria di effettuare controlli sanitari alla frontiera italiana.

Inoltre, da martedì la compagnia aerea “Austrian Airlines” sospenderà i voli verso le città del nord Italia di Venezia, Milano e Bologna.

In Austria gli eventi con un gran numero di partecipanti sono vietati. Sono vietati gli eventi al chiuso con più di 100 partecipanti, così come gli eventi all’aperto con più di 500 partecipanti.

I viaggiatori provenienti dall’Italia potranno entrare in Austria solo se in possesso di un certificato sanitario o se accettano di mettersi in auto-quarantena per 14 giorni dopo aver attraversato il confine.

Le università austriache chiuderanno le porte agli studenti e passeranno all’e-learning, ha affermato il cancelliere Sebastian Kurz, sottolineando che gli studenti sono particolarmente attivi socialmente e quindi rappresentano un pericolo di contagio per le generazioni più anziane.

“La vita sociale deve essere limitata per diverse settimane”, ha affermato Kurz.

Malta, invece, martedì ha vietato completamente il traffico passeggeri con l’Italia.

Il traffico marittimo e aereo è sospeso fino a nuovo avviso, ha annunciato il primo ministro Roberts Abela.

Il divieto si applica ai passeggeri, ma la circolazione di cibo, medicinali e altri beni tra i due paesi rimarrà, ha affermato Abela.

La Serbia ha inoltre introdotto il divieto di ingresso nel Paese per i viaggiatori provenienti dall’Italia.

In Italia la quarantena imporrà alle persone di rimanere a casa a meno che non abbiano gravi motivi legati al lavoro, alla salute o ad altre esigenze particolari. Saranno comunque consentiti gli spostamenti al lavoro, non verranno fermati i trasporti pubblici e saranno aperti anche i supermercati

Ignorare le restrizioni stabilite può comportare una pena detentiva fino a tre mesi o una multa fino a 206 euro.

La chiusura già stabilita di scuole e università sarà prorogata fino al 3 aprile. Il governo ha varato anche un decreto sull’annullamento di tutti gli eventi sportivi fino a questa data.

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