Nel giorno del suo 86° compleanno, il Papa ha espresso gratitudine a tre persone che dedicano la loro vita al servizio dei più poveri tra i poveri.
Inese Steinert – Città del Vaticano
Sono loro i destinatari del Premio Madre Teresa: il padre francescano Hanna Jaluf, Jean-Pierre Vue e Silvano Pedrollo. Padre Jaluf ha servito disinteressatamente le vittime della guerra siriana, Jean-Pierre Vue è un senzatetto che, essendo lui stesso povero, guidato dalla generosità del suo cuore, ogni giorno risparmia un po’ del suo poco per gli altri, e Silvano Pedrollo è un imprenditore veronese, Italia, che divide il suo reddito con i poveri in alcuni paesi dell’Africa e dell’America Latina, oltre che in India. Si occupa della costruzione di scuole e strutture sanitarie, sponsorizza lo scavo di pozzi.
Durante l’incontro, il Papa ha donato a ciascuno di questi uomini un piccolo globo all’interno di un cubo, simbolo di un piedistallo. Il cubo è un simbolo dell’amore che tiene insieme il mondo. Sul mappamondo è raffigurata una finestra, nella quale, a sua volta, si vede Madre Teresa che abbraccia un bambino. L’idea della finestra è mutuata da quanto disse san Giovanni Paolo II dopo la morte del Missionario della Misericordia: «Madre Teresa era come una finestra aperta attraverso la quale Gesù guardava e sorrideva, e dava conforto e rispetto a tanti poveri in così tanti angoli del mondo.”