Il presidente italiano scioglie il parlamento, ci saranno le elezioni anticipate

d’Italia Il presidente Sergio Mattarella ha firmato giovedì un decreto sullo scioglimento del parlamento dopo le dimissioni del premier Mario Draghi, quindi nel Paese si terranno le elezioni anticipate.

Il contenuto continuerà dopo l’annuncio

Pubblicità

“La destituzione del parlamento è sempre l’ultima scelta”, ha detto Mattarella, aggiungendo che la situazione politica lo ha costretto a fare un passo del genere.

Mattarella ha detto di aver deciso per le elezioni anticipate perché la mancanza di sostegno a Draghi ha dimostrato che non c’erano possibilità di formare un altro governo con il sostegno della maggioranza dei parlamentari.

Alla riunione del Consiglio dei ministri a Roma, è stato annunciato che le elezioni anticipate si terranno il 25 settembre, secondo le agenzie di stampa italiane.

Giovedì Mattarella ha accettato le dimissioni di Draghi e lo ha incaricato di continuare a svolgere le sue funzioni di capo del governo ad interim fino a nuovo avviso.

Secondo i sondaggi, è probabile che le elezioni vengano vinte dal blocco conservatore, che comprende anche il partito nazionale conservatore “Fratelli d’Italia”.

Dopo il fallimento dei colloqui per trovare un denominatore comune, mercoledì i tre partiti della coalizione di governo italiana non hanno partecipato al voto di fiducia al governo Draghi.

Il partito conservatore “Forza Italia” (“Avanti, Italia!”), il partito conservatore nazionale “Lega” e il populista Movimento 5 Stelle (M5S) hanno già annunciato prima del voto al Senato che non vi prenderanno parte, di fatto distruggendo i tentativi di Draghi di uscire dalla crisi politica.

È già stato riferito che i partiti di destra rappresentati nella coalizione guidata da Draghi hanno espresso la loro disponibilità a sostenerlo mercoledì, ma solo se il populista Movimento Cinque Stelle (M5S) non sarà più al governo.

Draghi ha rassegnato le dimissioni a Mattarella in risposta al rifiuto del M5S di partecipare al voto di fiducia al governo della scorsa settimana, ma il presidente lo ha convinto a restare.

Rivolgendosi mercoledì al Senato, Draghi ha detto che rimarrà in carica per evitare una crisi politica, ma solo a condizione che i partiti della coalizione gli esprimano piena fiducia.

L’ex Banche centrali europee Il presidente Draghi, che non è iscritto a nessun partito, dal febbraio 2021 ricopre la carica di primo ministro di una coalizione multipartitica, guidando il Paese nel bel mezzo della pandemia di coronavirus e dei problemi economici che ne derivano.

cristiano mbappe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *